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trio

Nastrino


di MisterGrey
14.11.2016    |    5.477    |    2 9.7
"Mi invitano a cena… io dico che è il mio lavoro e che non è il caso (pensando “che succede se questa a cena beve un po’ di più?”) ma loro insistono e allora, ..."
Qualche anno fa ero un promettente venditore per una nota multinazionale.
Un mio ottimo cliente che seguo da tempo viene a trovarmi in ufficio accompagnato dalla moglie, donna sulla cinquantina (io ne avevo 32) molto ben portati come da lui del resto. Non posso dirvi di cosa mi occupavo per privacy ma la cliente questa volta era lei e lui presentandomela mi dice che ha già un’idea e che posso chiamarla e decidere tutto senza problemi e che alla fine sarà lui a pagare.
Fin li tutto nella norma, ne avevo di clienti che concedevano regali molto costosi alle proprie compagne, ufficiali e non, se non fosse che la signora, anche in virtù della primavera appena arrivata era vestita in modo molto sexy oltre ad essere una donna tanto bella che, probabilmente, mi avrebbe colpito anche in abbigliamento più castigato. 
Iniziamo a sentirci per più volte al giorno, vedendola arrivare in ufficio anche senza un motivo apparente e ogni volta tra la sua bellezza, il suo abbigliamento, il suo sfiorarsi le gambe, muoversi i capelli e gli sguardi da troia, mi lasciava con una gran voglia innescando in me un turbine di fantasie galoppanti. In più aveva iniziato a farmi il filo con il chiaro intento di provocarmi aspettando una mia reazione.
Ciò nonostante il mio atteggiamento restava sempre molto professionale avendo imparato, sin dall’inizio della mia carriera lavorativa, che sul lavoro le clienti sono intoccabili belle e arrapanti che siano e l’ho sempre tenuto ben a mente anche quando l’istinto avrebbe voluto il contrario.
Passa qualche settimane l’oggetto dei desideri della signora è pronto per essere ritirato. Arrivano in ufficio entrambi con lei sempre molto provocante e appena seduti alla mia scrivania inizia a farmi il filo in un modo a dir poco spudorato davanti a lui. Da una parte mi piaceva l’idea che fosse attratta da me ma… non davanti al marito e mio cliente da molti zeri cacchio. Se se ne accorge? Cerco di gestire la situazione e ad un certo punto inizio a pensare che lui o è scemo o ci fa. Come è possibile che non vede quante moine fa la moglie? Come non si rende conto che tra poco mi salta addosso? Boh forse sono io troppo con la testa in la. Finiamo in ufficio, passiamo alla consegna e per spiegare “il prodotto” lei mi è praticamente attaccata, il marito accanto e lei mi tocca, si poggia, insomma cerca il contatto e mi seduce… osservo il marito che sembra quasi compiaciuto ma vi garantisco che continuo a pensare che forse non se ne rende conto. Finito tutto gli offro uno spumantino e lei dice al marito che sono stato molto gentile e disponibile anche quando lei esagerava con le richieste e che, per questo, devono ringraziarmi, me lo merito.
Mi invitano a cena… io dico che è il mio lavoro e che non è il caso (pensando “che succede se questa a cena beve un po’ di più?”) ma loro insistono e allora, senza alcuna via d’uscita, accetto un po’ perplesso. Mi dicono di tenermi pronto che in settimana saremmo andati a cena insieme. OK! Passa giusto qualche giorno appuntamento preso, passo io al loro indirizzo per prenderli e andare a cena. Arrivo puntualissimo sotto casa e chiamo. Lui i risponde dicendo di salire. Rispondo che avremmo potuto prendere un aperitivo in un locale e che, vista la difficoltà di parcheggi sarebbe stato il caso di andare. “Vi aspetto giù, anche se avete bisogno di un po’ di tempo” dico pensando che forse fossero in ritardo nel prepararsi. Lui mi dice che hanno pensato di cenare in terrazza poiché la moglie è molto brava a cucinare. Li inizio a farmi strane idee e penso “ma vuoi vedere che questi niente niente mi stanno attirando a casa loro e con una scusa vogliono fare una cosa a tre?”. Poi penso, ma che sei scemo? Professionalità e niente passi falsi o ci giochiamo un bel cliente. Parcheggio e salgo su.
Alla porta mi accoglie lui… casa molto bella, ma è un cliente molto ricco e non mi meraviglio. Hanno apparecchiato in terrazza, luci soft, qualche candela qua e la e la filodiffusione con un favoloso Miles Davis. Lui mi mette a mio agio offrendomi da bere e ci tiene a dirmi subito che siamo soli e che hanno dato la serata libera alla cameriera.
Ecco qui ho iniziato a fantasticare e a pensare “questa sera ce la ricordiamo”. La mia considerazione dura due secondi e poi tra me e me dico “fai il bravo che un piccolo equivoco e zam”, ci sediamo e arriva lei.
Non so quanti di voi hanno partecipato a quelle feste di coppia in cui le donne sono vestite da casalinghe sexy ma credetemi quel genere li ovviamente ad un livello altissimo. Abito nero sopra le ginocchia con pizzo molto avvitato e scollato con il seno e la schiena in bella mostra. Lui mi guarda con uno sguardo di approvazione come per dire “hai visto che bella” io alzo le sopracciglia per la serie “si che ho visto”.
Inizia la cena e lei che è accanto a me inizia a farmi il filo spudoratamente e io, onestamente, inizio ad essere più partecipativo e diretto mentre lui mi fa capire che sta al gioco. Non so se lei mangia sempre così ma trovo molto sensuale ed accentuato il modo in cui apre la bocca, poggia le labbra sulle pietanze e lascia svicolare la forchetta come se stesse leccando un dito e, spesso, pulisce le labbra con la lingua. Il vino va giù (almeno per loro dato che io sono astemissimo) e il livello di spudoratezza di lei è direttamente proporzionale al vino che ha bevuto.
Ad un certo punto sono talmente arrapato che è difficile nasconderlo, credo che la mia faccia è quella di un vero allupato anche se cerco di mantenere un minimo di contegno. Finisce la cena e ci accomodiamo sul divano e lui ci dice che va a fare il caffè che è bravo. Oddio mi lascia da solo con lei… non resisto le salto addosso di sicuro e non ho il tempo che il mio pensare è preceduto dal suo fare. Inizia ad accarezzarmi la gamba e ad avvicinarsi a me. Mi dice nell’orecchio con una voce da troia inaudita che è dalla prima volta che mi ha vista che aveva voglia di me e che era certa che anche io avessi voglia di lei. Annuisco e lei mi infila una mano nei pantaloni, con un’abilità ed una velocità eccezionale nell’afferrare il mio cazzo in modo anche molto forte quasi da farmi male. Mi blocco e le dico “ma tuo marito?” lei fa un sorriso e dice “lo facciamo contento!”. A quel punto non mi tengo, mi lascio andare e gioco… le infilo una mano tra le cosce e inizio a baciarle il collo mentre lei mi tiene stretto il cazzo. Mio dio come sono arrapato, tra il mio cazzo e la sua mano dentro il pantalone vuole scoppiare e credo si strappi. Lei con l’altra mano mi sfila la cinta, sbottona il pantalone e giù la lampo. Tanto eccitato che penso tra me e me “mamma quanto è grosso” lei si ferma per un istante e inizia a muovere la mano su e giù. Io nel frattempo le ho messo giù le spalline del vestito e tirato fuori le tette… sono belle non grandissime e sode e mi meraviglia visto l’età da milf della signora. In pochi minuti siamo quasi nudi, io ho solo i pantaloni alle caviglie e ancora le scarpe, lei praticamente solo la gonna dell’abito ad altezza cintura… senza mutandine “la troia” le autoreggenti e le scarpe con i tacchi molto alti. Lei si china sul mio cazzo e inizia a leccarmi le palle (cosa che io amo particolarmente) e con l’altra mano mi sega, io affondo le mie dita nella sua fica mentre lei ansima. Nel mentre arriva il marito ed io non posso fare a meno di fare un sobbalzo e irrigidirmi. Lei si gira, guarda il marito con il vassoio in mano e gli dice “guarda che bel cazzo che ha, CORNUTO!”. Io li ancora una volta mi blocco quasi… ma come chiama cornuto il marito così mentre mi succhia le palle ooohhhh ora il cazzo!!! Lui poggia il vassoio con le tazze da caffè sul tavolo, sposta la sedia e si siede. Inizia a guardarsi lo spettacolo compiaciuto al che la moglie si alza mi gira leggermente verso il marito e mi sale sopra dandomi le spalle in modo da guardare il marito. Si appoggia sul cazzo e con un colpo quasi secco scende giù prendendoselo tutto. E’ così bagnata che entra con estrema facilità e sento il mio cazzo avvolto da un calore e da un lago di troiaggine. Inizia a cavalcarmi sempre più forte e ad ansimare come piace a me, sento la sua fica che si stringe e si contrae e capisco che sta venendo ma non si ferma e continua a saltarmi sull’arnese. Io godo come un pazzo a guardare il suo culo che mi salta su, a sentire lei che gode sempre più forte e a guardare il marito che ha tirato fuori un cazzetto e si sta facendo una sega. Che situazione assurda e forte. Lei mi dice che se voglio posso sborrarle nella fica… e che se voglio e il mio cazzo si tiene duro posso passare al culo dopo averle riempito la fica di sborra. Non mi era mai successo ma come mi dice questa cosa sborro all’istante gridando così forte che mi avranno sentito in tutto il palazzo. Lei si alza e a cazzo ancora durissimo si prende un po’ si sborra mischiata a saliva, se la passa sul buchetto e me lo punta. Questa volta è più delicata ma è talmente eccitata la troia che ce l’ha bello dilatato e rilassato ed entra. Inizia a saltarmi sul cazzo che adesso è nel suo culo e incredibilmente non ha perso nemmeno un po’ del suo vigore e riprendo a godere. Per un po’ porto la testa all’indietro guardando il soffitto per la serie mio dio che esperienza e che godimento e mentre faccio questo sento qualcosa di caldo e umido che sfiora le mie palle. Alzo la testa e guardo avanti. Il marito si è inginocchiato davanti a lei e sta leccando la fica che cola la mia sborra arrivando a volte alle mie palle. Lei lo umilia dicendogli “cornuto tu questo puoi fare, leccare la sborra degli altri” e ancora “vedi com’è fatto un cazzo vero mica quel cosino che hai tu cornuto”. Incredulo, eccitato, e talmente preso dal godimento che la lingua di lui che lecca anche me, stranamente non mi da fastidio anzi… Il loro umiliarsi, il suo godere e lei che mi dice di romperle il culo e dirsi da sola che è una troia me lo fa diventare duro che quasi mi fa male e… dopo poco le grido “troia ti sborro il culo!!!””” lei grida di piacere e io di più. Un godimento forse mai provato prima. Un’esperienza unica.
Ci fermiamo lei è sul mio petto con il cazzo ancora nel culo, lui si è messo accanto e l’accarezza con un’aria tra il sottomesso e il compiaciuto e io penso “quando domani mattina mi svegliero’ nel mio letto dovrò pensarci bene prima di realizzare se è tutto vero o un sogno”.
La mattina dopo mi sono alzato con un cazzo durissimo e non c’erano dubbi… non era stato un sogno. Io per esserne certo mi ero portato via un nastrino che lei aveva usato per legarsi i capelli… e ce l’ho ancora in un cassetto del mio ufficio come ricordo della mia prima volta così.
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